Colline e Morellino

La zona collinare della Maremma, in particolare quella dei comuni di Magliano in Toscana e di Scansano è famosa per la produzione del Morellino DOCG vino di fama internazionale prodotto proprio qui, nel cuore della Maremma Toscana.
Magliano in Toscana
Magliano in Toscana è uno dei borghi più affascinanti della Maremma Toscana, uno dei pochi ancora completamente circondati dalla cinta muraria. Il paesino sorge nei territori nord-occidentali delle Colline dell’Albegna e del Fiora, in prossimità di Scansano, Manciano e Orbetello.
Molte le attrazioni di questa cittadina toscana, dalla già citata cinta muraria all’Abbazia di San Bruzio, passando per le Chiese, i palazzi storici e le aree archeologiche. Parte del territorio comunale è compreso nel Parco Naturale della Maremma.
Il territorio sul quale oggi sorge il borgo di Magliano in Toscana fu abitato sin dall’epoca etrusca, a questo periodo risale ad esempio l’antica necropoli di Heba che sorge in prossimità della città toscana. Gli insediamenti etruschi vennero trasformati in villaggi in epoca romana.
Nel Medioevo Magliano venne governata dagli Aldobrandeschi e nel 1274 la cittadina entrò a far parte della Contea di Santa Fiora, sempre sotto il controllo della famiglia Aldobrandeschi.
A partire dal XIV secolo e fino alla seconda metà del XVI secolo, Magliano in Toscana fu un possedimento della Repubblica di Siena. Alla fine del 1500 la città passò al Granducato di Toscana, sotto il controllo della famiglia Medici.
Cosa vedere a Magliano in Toscana?
La Chiesa di San Giovanni Battista, di origine romanica presenta alcuni interessanti elementi gotici e rinascimentali. L’interno della chiesa ha una sola navata, vi si possono ammirare alcuni affreschi realizzati tra il XV e il XVI secolo, di scuola senese, interessante anche un fonte battesimale in travertino, del 1493 e un tabernacolo risalente al XIII secolo.
La Pieve di San Martino è un edificio sacro sicuramente antecedente al XIII Secolo. La facciata è un bellissimo esempio di arte romanica. L’interno è decorato da affreschi cinquecenteschi.
La Chiesa della Santissima Annunziata è collocata fuori dalla cinta muraria di Magliano in Toscana, è un semplice edificio sacro a navata unica ed il suo interno è arricchito con alcune preziose opere, tra le quali alcuni affreschi che vanno dal XIV al XVI secolo, una tavola raffigurante la Madonna che allatta il Bambino, realizzato da Neroccio di Bartolomeo de’Landi ed una pala d’altare che raffigura la Sacra Conversazione, di scuola senese, risalente al XVI secolo.
L’Abbazia di San Bruzio sorge nelle campagne di Magliano in Toscana, lungo la strada che conduce al vicino borgo di Sant’Andrea. L’edificio sacro venne costruito dai monaci benedettini nell’anno mille e fu terminata alla fine del secolo successivo. Dell’originaria struttura rimangono oggi alcuni ruderi dell’abside, delle pareti rivolte a est, del transetto e degli archi.
Il Palazzo del Podestà, conosciuto anche come Palazzo dei Priori, fu costruito nel 1425 come residenza ufficiale del capitano del popolo Pietro Salimbeni Benassai e svolse la funzione di residenza dei priori per molti secoli.
Costruito all’inizio del 1300, il Palazzo di Checco il Bello fu originariamente la residenza della famiglia Monaldeschi, originaria di Orvieto e ospitò anche la famiglia Aldobrandeschi. Nei primi anni del 1900 fu abitata da un certo Francesco Salvi, soprannominato Checco il Bello, da qui, il nome dell’edificio. La struttura del palazzo segue lo stile gotico senese del 1300, particolarmente interessanti le bifore, le cornici in travertino e lo stemma della famiglia Monaldeschi.
La cinta muraria di Magliano in Toscana circonda ancora oggi tutto l’abitato antico ed è una delle più belle della regione. La sua costruzione risale al periodo tardomedievale, quando venne innalzata una prima cortina muraria attorno alla già esistente Rocca Aldobrandesca. Le mura sono arrivate praticamente intatte sino ai giorni nostri. Le mura sono costituite da cortine in pietra, con 9 torri di avvistamento e 3 porte di accesso (Porta di San Giovanni, Porta di San Martino e Porta Nuova).
Intorno alla cittadina sorgono alcune importanti aree archeologiche, le principali sono le Necropoli del Sassone, la Necropoli del Cancellone e la Necropoli di Santa Maria in Borraccia, datate VII-VI secolo a.C.
Scansano
Celebre in tutto il mondo per il suo Morellino DOCG, straordinario vino rosso maremmano, Scansano è uno dei borghi più conosciuti e amati della Toscana. Sorge nell’area delle Colline dei fiumi Albegna e Fiora, in prossimità dei comuni di Manciano, Roccalbegna e Campagnatico.
Il territorio di Scansano, per la sua particolare conformazione e posizione strategica, è stato abitato sin dalle epoche più antiche, sono infatti documentati insediamenti etruschi e romani nelle aree di Ghiaccio Forte e Aia Nova. I primi documenti che attestano l’esistenza del paese risalgono al 918, anno in cui viene nominata per la prima volta una certa Curtis Mustia, che probabilmente era la frazioncina di Murci. Il periodo medievale vede la costruzione sul territorio di molti castelli, in particolare quelli di Montepò, Cotone e Montorgiali.
Nel 1274 la città fu oggetto di contese tra gli Aldobrandeschi e i Tolomei, nobile famiglia Senese. Nel 1418 la città entrò a far parte della contea degli Sforza in seguito al matrimonio tra Bosio Sforza e Cecilia Aldobrandeschi. Inizia un periodo di grande crescita per Scansano, periodo che culmina nel 1500 con un grande aumento della popolazione ed un conseguente sviluppo dell’area urbana. Nel 1615 la città fu venduta a Cosimo I de’Medici, entrando di fatto a far parte del Granducato di Toscana. A partire dal 1780 inoltre, Scansano divenne un vice-capoluogo venne infatti scelta come sede dell’estatatura – Grosseto sorgeva in una zona paludosa e in estate vi era un forte rischio di ammalarsi di malaria, per questo motivo nel periodo estivo tutti gli uffici pubblici del capoluogo venivano chiusi e trasferiti a Scansano – .
Cosa vedere a Scansano?
Sicuramente la Chiesa di San Giovanni Battista, antecedente al 1276, venne quasi completamente ricostruita nel 1700. L’interno è decorato da alcuni dipinti, tra cui una Madonna che porge il Bambino a Sant’Anna, risalente al 1600, un dipinto raffigurante il Martirio di San Sebastiano, di Stefano Volpi e una cornice policroma del XV secolo.
La Chiesa della Madonna delle Grazie si trova fuori dalla cinta muraria di Scansano, e sorge sul luogo in cui si trovava una cappella votata alla Madonna delle Grazie. L’edificio venne danneggiato durante l’alluvione del 1862 e fu ricostruito in stile neoclassico su progetto dell’architetto Luigi Vannuccini.
I palazzi storici di Scansano sono quelli del Pretorio, edificato nel 1400 come palazzetto civico e nel 1800 utilizzato anche come carcere ed il Palazzo del Vecchio Ospedale, del anch’esso del 1400, oggi residenza privata.
Il Teatro Castagnoli venne invece realizzato tra il 1852 e il 1891, i lavori furono finanziati dal Notaio Filippo Castagnoli e divenne uno dei principali teatri di tutta la provincia di Grosseto.
Morellino di Scansano DOCG
La tradizione vitivinicola in Maremma, ed in particolar modo a Scansano, ha origini antichissime, già in epoca etrusca infatti la vite era una delle coltivazioni più importanti. Quando il territorio di Scansano fu conquistato dai romani, la produzione di vino venne notevolmente incrementata per consentirne l’esportazione verso le provincie occidentali dell’Impero Romano, a testimonianza di ciò, il ritrovamento in un relitto di una nave poco distante da Marsiglia, di numerose anfore che riportavano le lettere SES, iniziali della potente famiglia roana dei Sesti, che erano proprietari dell’antica città di Cosa, ad Ansedonia. Durante il periodo medievale, la Maremma visse un periodo di crisi che influì notevolmente anche sulla produzione vinicola, che riuscì a sopravvivere solamente in alcune zone. Solo alla fine del XVIII secolo, quando Scansano divenne sede dell’estatatura, riprende una fiorente attività di produzione vinicola, lo stesso nome “Morellino” deriverebbe da quello dei cavalli morelli, utilizzati per il trasporto dei funzionari pubblici e delle loro famiglie nei mesi estivi da Grosseto a Scansano appunto.
Oggi il Morellino di Scansano è un’eccellenza della Maremma Toscana, prodotto esclusivamente nei territori della provincia di Grosseto, nei comuni di Scansano e parte di quelli di Manciano, Magliano in Toscana, Roccalbegna, Campagnatico e Grosseto. Vanta l’ambito riconoscimento DOCG, con il Decreto Ministeriale del 14 Novembre 2006.
Disciplinare :
Le uve devono essere per minimo 85% Sangiovese e massimo 15% altri vitigni a Bacca Nera della Regione Toscana (Canaiolo, Ciliegiolo, Malvasia, Colorino, Alicante, Merlot, Syrah e Cabernet).
La produzione 90 quintali per ettaro.
Tutte le fasi di vinificazione avvengono esclusivamente nella zona di produzione delle uve.
Caratteristiche organolettiche :
Colore rosso rubino
Odore vinoso con note fruttate
Sapore asciutto e leggermente tannico

Vista mozzafiato dal castello
Leggi Tutto
Magliano in Toscana sembra un castello rinascimentale, il borgo è meraviglioso e la vista sull'Isola del Giglio e l'Argentario che si ammira dalla fortezza è veramente mozzafiato...
Magliano in Toscana
Leggi Tutto
Magliano è sicuramente uno di quei borghi che vale la pena visitare... è romantico e sembra di essere all'interno di una città rinascimentale, con le imponenti mura che ti circondano, veramente bello!
Scansano, meraviglioso borgo medievale
Leggi Tutto
Scansano è veramente uno splendido borgo medievale, si erge sulle colline maremmane offrendo un panorama bellissimo sulla Toscana meridionale, fantastico il borgo ed imperdibili le feste paesane (in particolare quella dell'uva alla fine di Settembre)
Scansano e il suo Morellino
Leggi Tutto
Già di per sé Scansano è accogliente, intrigante ed affascinante, ma quando poi scoprite il suo vino, il Morellino di Scansano DOCG non ci sono più scuse... lo amerete all'istante!
Precedente
Successivo